Tutto ciò che c’è da sapere sull’industria 4.0
Con oltre 19.000 ingressi registrati ai tornelli nei 4 giorni di manifestazione e 365 imprese partecipanti provenienti da tutto il mondo, l’edizione 2022 di LAMIERA si è confermata manifestazione di riferimento in Italia per il settore della lavorazione della lamiera. E dal 18 al 21 maggio scorsi, anche noi di AsservimentiPresse siamo stati presenti spazi di fieramilano Rho: la fiera è infatti stata l’occasione per presentare i nostri più recenti sistemi, ma anche per discutere di temi attuali che, ogni giorno di più, interessano non solo il settore e il mercato ma anche le agende politiche di interi Paesi.
Tra questi, sono spiccati per interesse la necessità dell’automazione per una maggiore efficienza di produzione, l’attenzione al risparmio energetico, ma, più di tutti, l’ormai complesso (ma sempre più vicino) mondo dell’industria 4.0: un vero e proprio obiettivo da perseguire (con tanto di cabina di regia industria 4.0 e relativo piano nazionale) per tutte quelle imprese che vogliano essere realmente competitive e in grado di ascoltare le necessità di un mercato che cambia alla velocità della luce. Ma l’industria 4.0 cos’è, per l’esattezza? Quando nasce l’industria 4.0? E quali sono le sue caratteristiche? A queste e a molte altre domande sul tema cercheremo di dare una risposta in questo articolo. Iniziamo!
Industria 4.0: cos’è e quando nasce
L’espressione “Industria 4.0” viene coniata per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011 per indicare quella che, di fatto, si sta mostrando come la Quarta Rivoluzione Industriale: un’epoca, cioè, in cui l’esigenza primaria è quella di fornire risposte utili alla sempre più crescente domanda di innovazione delle realtà industriali. Come? Semplice: creando un vero e proprio network tra macchine intelligenti attraverso strumenti digitali come Internet, l’IIoT (Industrial internet of things), l’AI (Artificial Intelligence), il cloud e, in generale, l’integrazione di “sistemi cyber-fisici”.
Industria 4.0: gli incentivi
Come accennato, anche in Italia l’industria 4.0 è da alcuni anni al centro della trasformazione economica dell’intero Paese. Qui, infatti, nel 2016 è stato varato un piano governativo apposito, oggi noto come piano nazionale della Transizione 4.0. Si tratta, in breve, di un insieme di azioni pensate per favorire e incentivare le imprese ad aderire alla quarta rivoluzione industriale. Tra queste non potevano mancare il Bonus Industria 4.0, ossia un insieme di incentivi agli investimenti delle imprese in beni materiali e immateriali per la digitalizzazione della loro attività: a tal proposito, è notizia recente che le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio nella Camera, nell’ambito dell’analisi del Milleproroghe, hanno approvato un correttivo che fa slittare la data di consegna dei macchinari ordinati al 31 dicembre 2022, consentendo alle imprese di non perdere i bonus (fino a quel momento infatti i macchinari ordinati entro la fine dell’anno scorso godevano degli incentivi 4.0 previsti dalla legge di bilancio 2021 a patto che fossero consegnati entro giugno 2022).
Industria 4.0 e sostenibilità ambientale: un connubio impossibile?
Eppure, in tutta questa frenesia da innovazione tecnologica, una domanda sorge spontanea: qual è l’impatto dell’industria 4.0 e come l’industria 4.0 concorre alla sostenibilità ambientale? Ebbene: la transizione verso un tipo di economia non più lineare (ossia che mira al consumo) ma circolare (cioè che punta al riuso) può essere facilmente favorita dallo sviluppo delle tecnologie digitali connesse proprio all’Industria 4.0. Le tecnologie impiegate, infatti, aprono nuovi spazi di innovazione per la progettazione e la produzione più sostenibile, così come per la realizzazione di processi che consentano di tracciare il consumo delle risorse e l’utilizzo dei prodotti. In tal senso, dunque, la sostenibilità diventa lo sviluppo e la crescita in modo eco-compatibile e socialmente equo e grazie alle tecnologie intelligenti della quarta rivoluzione industriale settori come l’edilizia e la produzione possono ora entrare veramente in un’era sostenibile.
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